I data center, fino ad oggi considerati una nicchia di mercato e un asset poco flessibile, stanno diventando un pilastro dell’economia dell’informazione.
Cushman & Wakefield ha una consolidata esperienza globale ed in Italia ha capitalizzato il know-how acquisito nel tempo finalizzando nel 2013 la prima operazione Data Center sul mercato di Milano. Il crescente interesse per il settore ha portato un anno fa alla costituzione di una sezione dedicata all’interno del team Industrial & Logistic.
Milano si sta confermando una location emergente, puntando a medio termine a far parte dei moderni mercati Europei quali Amsterdam, Francoforte, Londra, Parigi e Zurigo, oggetto di continuo interesse da parte degli operatori internazionali. L’importanza crescente di Milano è legata alla maggiore disponibilità di infrastrutture e service providers e a una domanda robusta di clienti che necessitano del servizio e dell’attività del Data Center. In particolare oggi continuiamo a vedere che alcuni tra i principali player non hanno interrotto la ricerca, e/o progetti già avviati, per aree intorno a Milano, soprattutto nella zona ovest, cluster già consolidato, ma anche con un’ottica di possibile espansione verso est e sud per rafforzare la loro presenza in Italia.
La pandemia che stiamo vivendo, che ci ha costretto a casa per un lungo periodo ha accelerato la domanda di servizi in “remoto”, dai consumi, al lavoro, allo svago (netflix, streaming multimediale ecc). La rete oggi è sotto stress ed il traffico digitale aumenterà sicuramente anche quando la crisi sarà passata.
La velocità con cui il settore sta cambiando rende la creazione di una strategia per i data center un compito complesso che intimorisce. Le aziende devono stabilire che cosa fare delle proprie strutture interne, quali carichi di lavoro trasferire nel cloud e come implementare una strategia IT ibrida. Gli sviluppatori e operatori richiedono solida connettività in fibra e accesso all’energia, oltre a una conoscenza approfondita del processo autorizzativo e di tutti i fattori di rischio. Ecco perché oggi il ruolo del consulente è importante per educare gli operatori non specializzati ad analizzare e comprendere i fattori più significativi per la richiesta specifica e fissare gli obiettivi di conseguenza.